pescatore di storie

Mi affeziono

Mi affeziono

ai maglioni, alle scarpe e a quelle scatole in latta dove finiscono foto di genitori bambini e bottoni smarriti. Mi affeziono ai libri, alle parole che si mischiano e inventano mari, odissee e ritorni; ma anche alle note, molecole di un Dio che si diverte nel confondersi in musica. Mi affeziono poi tantissimo agli alberi, a(…)

Mollare – elogio del fallimento

Mollare – elogio del fallimento

Vedo un mare di gente correre, tutti impegnati a riuscire in qualcosa. Galleggiano in qualche loro fretta. Mi immergo in quest’ansia da prestazione e ne esco bagnato di competizione. Attorno si pensa solo a vincere. C’è chi parla di successo, di forza e volontà: capisco che in questo mare conta solo affiorare e mai mollare.(…)

Quel treno da Torino a Roma

Quel treno da Torino a Roma

La vita sceglie sempre parole diverse per raccontare la meraviglia. Ogni tanto le ascolto e imparo qualcosa di nuovo.     Sei in treno al ritorno da una trasferta lavorativa, hai accumulato giornate difficili alle spalle, giorni in cui ti sei sentito smarrito, versato lacrime e quant’altro. Ma sono anche giorni in cui cerchi con umiltà(…)

un ricordo

un ricordo

Oggi ti ho trovata in questo piccolo pezzo di Abruzzo, quando con lo sguardo alle montagne mi sono perso nell’eco dei campanacci delle mucche. Era l’ora in cui le voci si allontanano, tornano a casa. Anche il sole si fa quieto: via i pensieri, tutto via. Solo boschi e campi in lontananza e il ricordo(…)

Vitale

Vitale

In ordine sparso: osservare gli altri animali nella loro quotidianità, il caffè a letto, i legami tra specie viventi diverse, uno stelo che sbuca dalla terra, quando prima era solo terra. Il cibo tutto o quasi. Cambiare opinione e chiedere scusa: meraviglia! Immaginare cose belle prima di addormentarsi, passeggiare senza fretta con il cane, gli(…)

sei aprile duemilaventi

sei aprile duemilaventi

Ho dei ricordi annebbiati di quei giorni. Come se, inconsciamente, avessi relegato il terremoto dell’Aquila a sfere della memoria intangibili, se non altro perché difficili da descrivere. Qualsiasi paragone con oggi, qualsiasi retorica che metta a confronto l’attuale pandemia con quel terremoto sarebbe un esercizio di stupida quanto inutile metrica del dolore. Oggi ci sono(…)