pescatore di storie

Immaginazione (o approdo felice)

Immaginazione (o approdo felice)

Esistono parole rumorose
– banalmente come barca, marea
o pescecane –
che sanno vibrare dentro al corpo
fino a riempirne i confini.

Quando accade non bastano più
mani e piedi,
braccia e gambe senti strette.
Chiudi gli occhi
e respiri infinito.

E un soffio dietro l’altro,
quasi onde alte,
ti trovi vento in faccia,
vele spiegate,
navigando verso l’infanzia.

Alla volta in cui quelle parole,
terre nuove,
ruppero ogni linea, ogni pagina,
ogni regola:
ed emersero, all’orizzonte, la meraviglia.